Apple ha presentato ufficialmente la nuova famiglia di iPhone 17, e l’attenzione si concentra soprattutto sul chip A19 Pro, cuore pulsante dei modelli Pro, Pro Max e del nuovo iPhone Air. I primi benchmark offrono già un quadro interessante sulle prestazioni, mostrando miglioramenti tangibili rispetto alla generazione precedente.
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CPU: Crescita moderata ma solida
Secondo i test Geekbench 6, l’A19 Pro raggiunge circa 3.895 punti in single-core e 9.746 in multi-core. Si tratta di un aumento medio del 13–15% rispetto all’A18 Pro montato su iPhone 16 Pro. Non è un balzo enorme, ma conferma l’impegno di Apple nel mantenere un vantaggio competitivo intermini di efficienza ed elaborazione.
Differenze tra i modelli
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iPhone 17 Pro e Pro Max: oltre al chip completo, integrano un sistema di raffreddamento a camera di vapore, pensato per gestire carichi intensi senza cali di performance.
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iPhone Air: più sottile e leggero, utilizza la versione a 5 core della GPU. Non raggiunge i picchi dei fratelli maggiori, ma resta competitivo, con un miglioramento stimato del 15% rispetto all’A18 Pro.
Implicazioni pratiche
Il mix tra incremento CPU e potenziamento GPU rende iPhone 17 Pro e Pro Max ideali per chi cerca il massimo nelle attività professionali e ludiche. L’Air, invece, punta a chi privilegia design e portabilità senza rinunciare a un chip di ultima generazione.
Cosa aspettarsi ora
Nei prossimi giorni arriveranno le prime recensioni complete, che metteranno alla prova non solo la potenza bruta, ma anche la gestione termica e l’autonomia. I dati attuali, però, delineano un chip che segna un netto progresso lato grafico, confermando ancora una volta la direzione di Apple: spingere sempre più sul terreno del gaming mobile e delle applicazioni basate sull’intelligenza artificiale.